Ritrovo dei partecipanti presso il parcheggio del Campo sportivo di Sferracavallo alle ore 08,00 di domenica 18 marzo e partenza alle ore 08,15 per Montefiascone – Viterbo. Da qui la Superstrada per Tarquinia fino all’ultima uscita (località Cinelli, zona Sud di Vetralla-Monte Romano). Proseguiremo con le auto fino al parcheggio di inizio percorso.
INFORMAZIONI:
Per qualsiasi informazione i soci si potranno mettere in comunicazione con i Direttori di escursione VIGNOLI Giovanni al seguente numero di telefono 0763-342657 oppure, con CRESPI Alcide Enrico al numero 0763-341908.
Da un’ora primo della partenza e per tutto il periodo di escursione, saranno in funzione i seguenti numeri di cellulare:
- 342-0037998 Club Alpino
- 340-3535409 Gianni
- 331-1211600 Alcide Enrico
PRENOTAZIONI:
I non soci che vorranno partecipare all’escursione sono obbligati a prenotarsi rilasciando una quota di €. 5,00.= (costo per l’attivazione dell’assicurazione), comunicando al momento dell’iscrizione i propri dati anagrafici: Nome e Cognome, data di nascita, entro e non oltre il giovedi precedente l’escursione.
PERCORSO:
Lasciate le auto presso il parcheggio inizieremo il percorso a piedi come da cartina allegata.
Dislivello in salita metri 300 circa, per la discesa il dislivello è il solito, tempo di percorrenza ore 6,00. Difficoltà E
SI RICORDA AI PARTECIPANTI LA NECESSITA’ DI ABBIGLIAMENTO DA TREKKING E SCARPONI ADEGUATI PER PERCORSI DI MONTAGNA, PENA L’ESCLUSIONE DALL’ESCURSIONE.
Direttori dell’escursione
VIGNOLI Giovanni e CRESPI Alcide Enrico
Nel cuore del Lazio si staglia un triangolo compreso tra Vetralla, Tarquinia e Tuscania, dove, guardando la carta geografica si nota la quasi totale assenza di paesi. E’ la fantastica zona delle Necropoli rupestri, rimaste paradossalmente a dimostrare in forme funebri la vita che una volta ferveva accanto ad esse.
Nel centro della zona si trova Norchia, nome che ricorda una città che ebbe tre esistenze:
- la prima Etrusca;
- la seconda Romana;
- la terza Cristiana-medioevale.
Finchè nel 1453 venne abbandonata dagli abitanti colpiti dalla malaria.
Dopo cinquecento anni, della città medioevale restano soltanto i ruderi del castello e della chiesa romanica San Pietro; di quella romanica una porta e il tracciato della via Clodia, mentre invece di quella etrusca è visibile la più spettacolare e sorprendente necropoli con le sue facciate rupestri.
Giovanni VIGNOLI
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