mercoledì 12 ottobre 2011

UMBRIA – ALTO LAZIO Tra Antica Cassia e Traiana Nova

Sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011

PROGRAMMA:
      Ritrovo dei partecipanti presso il parcheggio Hotel Oasi dei Discepoli Sferracavallo (N42 43 24.8  - E12 05 34.7) alle ore 07.30 di sabato 22 ottobre.
INFORMAZIONI:
  Per qualsiasi informazione i Soci potranno riceverle contattando i direttori d’escursione  al numero Cellulare:
-              3313684927 o giuseppe.equitani@alice.it

Da un’ora prima della partenza e per tutto il periodo dell’escursione sarà in funzione anche il cellulare della Sottosezione.
PRENOTAZIONI:
La quota di partecipazione è di €. 35,00.= per i Soci che comprende la mezza pensione presso l’Ostello Ristoro Gazzetta di Bolsena.

menù:
pasta con verdure;
arista a forno con piselli o patate;
frutto (mela);
vino rosso della casa, acqua, pane,caffè.
Per i non Soci, la quota di partecipazione è di €. 45,00.= e comprende la mezza pensione e numero due giornate di assicurazione.
Si prega inoltre di rispettare la richiesta di attrezzatura necessaria per poter soggiornare.

MAX 20 POSTI LETTO

ATTREZZATURA NECESSARIA PER POTER SOGGIORNARE NELL’OSTELLO
- Ciabatte o scarpette di ricambio per poter accedere alle camere;
- Sacco letto/lenzuola con federa per cuscino o sacco a pelo e federa per cuscino (obbligatori);
- Asciugamano;

La quota di iscrizione di €. 15,00.= per i Soci e di €. 25,00.= per i non Soci dovrà essere effettuata presso la Sede entro Giovedi 13 ottobre 2011.
Il saldo di  entro e non oltre giovedi 20 ottobre 2011.

PERCORSO:
È d’obbligo riferire subito che il percorso che intraprenderemo è da molti studiosi considerato quello dell’antica via Cassia la cui costruzione venne iniziata intorno al 300 a.C., dopo la conclusione della lunga lotta fra Roma e l’Etruria. Bisogna comunque lasciare il beneficio del dubbio considerato che molti altri esperti individuano l’antico tracciato percorrere altri luoghi… è indubbio però che le città di Orvieto e Bolsena sono legate sin dalla loro origine etrusca - romana così ancora dibattuta tra la città di Velzna e la città di Volsinii e da l’astio ancora presente tra orvietani e bolsenesi alimentato nel corso della storia da eventi come il Miracolo Eucaristico e la conquista con la beffa da parte degli orvietani di Bolsena durante il periodo comunale.
Come è anche certo che le due cittadine, dalla loro fondazione sono legate da innumerevoli strade che come arterie sanguigne le uniscono l’una all’altra.
Primo giorno
Lasciate le auto ci porteremo presso il Ponte di Rio chiaro,  oggi Ponte del Sole dove nell’estate del 1264 papa Urbano IV ricevette la reliquia del “CORPORALE” il Sacro Lino bagnato dal Sangue di Cristo, portato in solenne e grandiosa processione da Bolsena ad Orvieto. Di fronte appare nettamente una strada dritta che taglia il fianco della collina chiamata Strada o Dritta del Tamburino considerata da alcuni studiosi l’antica strada etrusca che conduceva a Bolsena. Guardando indietro si gode uno splendido panorama su Orvieto.  Percorsa la dritta, incroceremo la strada Umbro Casentinese e prenderemo un sentiero che ci condurrà a loc. Sasso Tagliato un grosso blocco di tufo tagliato probabilmente in epoca etrusca per permettere il passaggio dei carri   che la leggenda vuole che l'enorme masso si sia spaccato in due per lasciar passare il Sacro Corporale proveniente da Bolsena. Questo punto è anche considerato la porta dell’altopiano dell’Alfina, famoso sin dai tempi dei romani per la fertilità dei terreni tanto da essere chiamato “il granaio di Roma” e tanto conteso in età Comunale tra il Comune di Orvieto e il Comune di Viterbo. Si continua in lieve salita sino ad incontrare la frazione di Canonica per poi percorrere sulla sinistra una piacevole sterrata in mezzo ai campi coltivati, toccando alcuni casolari tipici di questa zona si giunge di nuovo ad incrociare la SS71 Umbro Casentinese che percorreremo per qualche centinaio di metri per poi girare a sinistra su una strada sterrata per giungere poi alla necropoli etrusca di Lauscello scoperta nell’ estate del 1889   proprio a fianco dell’antica via Cassia. Si esce dal bosco attraversando un esteso altipiano eruttivo, fra fertili campi coltivati e piccoli  boschi di querce e castagni, per ammirare infine la splendida conca del Lago di Bolsena. Si arriva poi al decumano della città romana di Volsinii;  lasceremo l’antica via Cassia per iniziare a percorrere la Traiana Nova. La via Cassia, a causa dei deterioramenti e degli scoscendimenti cui era andata soggetta, già nei primi secoli dopo Cristo non era più utilizzabile. Sotto Traiano, piuttosto che sottoporre ad opere di intervento il tratto più malridotto tra Volsinii e Clusio, si pensò di sostituire la via consolare con un’altra completamente nuova, che fu chiamata via Traiana Nova
La Traiana Nova, rispetto alla Cassia, rappresentava un percorso più breve e agevole che permetteva un alleggerimento del traffico della Cassia stessa. Sappiamo che in età antica la via Cassia risaliva l’insediamento romano di Volsinii dirigendosi, sul prolungamento del decumanus maximus, a nord-est, verso Orvieto, ma Traiano, per rettificare l’ampio arco, che passava per la Rupe, tracciò un nuovo percorso tra Bolsena e Chiusi: una delle pietre miliari, rinvenute a Monte Regole, nel comune di Allerona, recita “Viam novam Traianam a Volsiniis ad fines Clusinorum fecit”. Qui la storia viene ora  toccata con … i piedi. Basolati romani ancora in ottimo stato ci accompagneranno sino ai resti un ponte romano in loc. fosso delle Valli e l’arrivo all’ Ostello di Gazzetta dove pernotteremo.

Dislivello in salita metri 699. Dislivello in discesa metri 383. Tempo di percorrenza ore 6 ore. Difficoltà E

Secondo giorno
Partenza ore 08.00.
Ci troveremo a percorrere subito un tratto selciato della Traiana Nova. Da questo momento in poi il lastricato diventa difficile da individuare. Transiteremo vicino il Podere Piombino per rientrare in Umbria. Troveremo poco dopo un’area panoramica dove varrà la pena fermarci un attimo. Arriveremo all’abitato di Castel Giorgio in loc. Fontane Vecchie e da qui costeggeremo il torrente Romealla lambendo l’area dell’aeroporto di Castel Giorgio. Transiteremo in loc Benano per proseguire verso Viceno di Castel Viscardo. Passeremo per La Torre della Fame e dopo una breve salita ci troveremo sull’altipiano di  Bardano dove ammireremo le chiese templari di San Pietro e Paolo e quella a pianta ottagonale di Santa Maria delle Grazie. Transitando in loc. il Corno vedremo il Loggione della Precettoria Templare per poi visitare lungo il ritorno a Sferracavallo la chiesa di Santa Maria del Piano oggi dedicata a San Marco.
Dislivello in salita metri 350. Dislivello in discesa metri 730: Tempo di percorrenza ore 6,00. Difficoltà E
SI RICORDA AI PARTECIPANTI LA NECESSITA’ DI ABBIGLIAMENTO DA TREKKING  E SCARPE ADEGUATE PER PERCORSI DI MONTAGNA, PENA L’ESCLUSIONE DALL’ESCURSIONE.

Direttori d'escursione
Giuseppe EQUITANI
Maurizio SALANI

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